Ma non stiamo un pò esagerando?

Perché poi il troppo…stroppia…e i nostri giornalisti (come noi italiani in generale) siamo bravissimi a esagerare. La morte dell’amatissimo Vianello è l’ennesimo insulto all’informazione pubblica: telegiornali pieni zeppi di servizi (dalla notizia alla camera mortuaria, dalle condoglianze al funerale), prime pagine, rassegne televisive, la nube del vulcano che non sembra contare un cazzo di niente (quando invece ci blocca mezza Europa e ci cambia il clima). E’ stato un susseguirsi di patetici ringraziamenti ed elogi di fronte alle telecamere che un pò mi hanno infastidito anche se per nulla meravigliato.

Ok che è stato un grande del piccolo schermo, passi che ha fatto la storia della nostra TV, però stiamo sempre parlando di televisione, di telecamere e di copione. E allora mi chiedo…cosa dovremo fare alla morte di personaggi come Eco, Fo, Cabibbo, Baggio, Pausini…tutta gente che ha donato popolarità all’Italia, che ha fatto conoscere il nostro piccolo e inerme (anche se abbiamo sempre la presunzione di pensarlo grande e potente) paese nel mondo, coloro che hanno veramente lottato per spingere la “razza” italiana in avanti…almeno un pochino.

E poi mi torna in mente che per il caro e vecchio Mike è stata la stessa cosa (non per il visionario Gaber per esempio)…gran salamelecchi e addii satellitari da parte di tutti…e allora ragiono e ricordo che i due “grandi” sono stati accomunati in vita, da un dichiarato attaccamento alle persone che contano.. (prima uno e poi l‘altro)…

…ah ecco..adesso mi spiego tutto…

6 commenti »

  1. Free Dissident said

    Ti leggo sempre in incognito, non sei mai banale, perciò ci sta che ogni tanto anche tu inciampi…sono anche io così, tendo ad essere bastian contrario ed a stancarmi degli eccessi, però credo che qua ti sia fatto prendere la mano. Spero ci fosse un po’ di ironia nel citare quei nomi nelle stesse righe di un commento dedicato ad una persona che, francamente, ha fatto un pezzo di storia della televisione italiana. E se lasci da parte il pattume che oggi essa è, significa che personaggi come Vianello, o se vuoi Bongiorno o Corrado o, se vogliamo chiamare in causa qualcun altro che ci ha lasciato già e che invece si è dedicato principalmente al grande schermo, Alberto Sordi o Totò, hanno scritto un pezzo della storia recente della società italiana, sì quella bella del dopoguerra, del boom, della speranza, dei nonni che morivano di fame sotto le bombe e si sono fatti il mazzo, fascisti o partigiani, cattolici o azionisti, e ricostruito un paese spaccato e sfasciato. Queste figure hanno unito, mai diviso, perciò meritano tutti gli ossequi possibili. Accendi la tele oggi e dimmi in chi ritrovi questi valori, dal talk show dove lo scopo del conduttore è mettere tutti contro tutti e provocare scandalo fine a se stesso al reality dei finti vip che vengono proposti come role models, dalla cronaca della partita fatta dal curvaiolo con la tessera da giornalista rilasciata da chissà chi che urla improperi alla squadra avversaria al telegiornale dove sul terzo canale ti raccontano una storia e se vai avanti di uno sul 4 ti raccontano la favola opposta.
    Sicuramente vero, poi, che l’unico vero intellettuale italiano degli ultimi quarant’anni, quantomeno vero per il suo viscerale essere anti-sistema e non etichettabile, non se l’è filato nessuno. Ma stai anche tranquillo, visto che le amicizie contano, che quando se n’è andato Montanelli, i salamelecchi di cui tu parli gli sono stati riservati dagli stessi che avevano giustificato che si fosse preso qualche pallottole e che lo riabilitarono in virtù della sopraggiunta amicizia con chi conta…e ti saresti spiegato tutto anche in quel caso.

    • Caro Free Dissident,
      leggo la tua critica ma non capisco bene dove abbia sbagliato o meglio…inciampato. Insomma io non sto criticando Vianello o Bongiorno direttamente ma piuttosto l’atteggiamento di chi finge di stargli attorno, di chi con gli elogi cerca di farsi bel bello di fronte ad un paese che basta un minimo di propaganda per far andare il voto da una parte o dall’altra (bada bene che non voglio essere di parte, in quanto non lo sono). Tutto qua.

      D’accordo con te che la TV fa schifo, che a confronto con altre realtà europee siamo indietro 100 anni…su questo sai che non discuto.

      Comunque, grazie all’email con cui mi lasci i commenti, penso di aver capito chi sei…e averti qui mi fa solo che onore!

      • Free Dissident said

        Ma sì, lo so che sai chi sono, ma ti lascio nel dubbio e non mi rivelo rimanendo in un alone di indeterminatezza, dato che sono pur sempre un dissidente…il tuo blog è nei miei preferiti, fai te di quanta stima ti sto onorando, ahah! 😛

        Ora ho capito meglio cosa intendevi. Il punto è che dal tuo post sembrava che l’obiettivo fosse ridimensionare un po’ il personaggio Vianello, mentre ora hai precisato che ti riferivi ad altro. Sull’opportunità o meno delle dirette fiume, va da sè che si corre il rischio di esagerare. Sul resto, pur essendo consapevole che tutti strumentalizzano tutto, non credo sia sempre necessario leggere tra le righe. Alla fin fine, Vianello comunque non ha demeritato tanta attenzione. Altri ne meriterebbero altrettanta o forse ancora di più ed altri, moltissimi altri ancora ne ricevono decisamente troppa per ciò che rappresentano per la società.

  2. diego said

    Dimentichi di nominare i ricercatori e dottarandi italiani nel mondo. Sempre trascurati, essi sembrano lavorare quasi nell’ombra, ma portano davvero avanti il buon nome del nostro paese….
    Riguardo a Vianello, a questo personaggio sono legate emotivamente decine di generazioni, ma rimane il fatto triste che, anche alla fine, noi rimaniamo “pubblico” e lui rimanga per l’appunto “personaggio televisivo”, solo a favore della spettacolarizzazione a tutti i costi, classico stile “famiglia mediaset”, di cui Vianello era parte, anche se più in “dis-parte”. Io non ho visto la diretta, ho letto solo un paio di articoli online, ma mi trovo completamente d’accordo con la posizione di Baudo: probabilmente Vianello non avrebbe mai voluto un funerale vicino allo stile Buona Domenica. La grande famiglia mediaset sembra essere come i parenti invadenti, chiassosi, arricchiti e cafoni, mai rispettosi della pace altrui. E’ una macchina che non si ferma mai.
    Sono d’accordo col celebrare la scomparsa di una persona che ha fatto parte di molte delle nostre giornate, ma senz’altro non mi interessa l’intrusiva diretta live con schermo gigante stile mondiali.
    Sono dell’idea che ai funerali sia più appropriato il silenzio, o al massimo un “jazz funeral” a New Orleans.

    • @Diego: sul fatto dei dottorandi e ricercatori italiani ci sarebbe un bel discorso da fare…sono d’accordo sul fatto che siano lasciati un pò da parte…ma qui io sto parlando di “leccaculismo ai piani alti” e non di “dimenticanze statali”.

      Le parole di Baudo le ho sentite e anch’io mi schiero con il siciliano. Anche se non penso che sia solo mediaset ad essere chiassosa e cafona: abbiamo un TG1 che fa schifo, una RAI che sta andando a pezzi e un’offerta televisiva statale pietosa che sfiora i livelli del palinsesto della TV uzbeka.

      Grazie per il tuo commento sempre pronto e deciso…

  3. HOBUTTATOVIA4ANNIAGUARDARELOST said

    ti prego fai un post sull’ultima farsata 6×15 di lost, che sembri l’unico che usa il servello sul web.

    è allucinante quanto sia ridicola

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